Avete tutti ben presente Didi Conn
(Frenchy), l’amica della sexy Olivia Newton-John, nel film cult “Grease” mentre
fa il palloncino con la gomma da masticare? Bene. E avete presente la vostra
faccia appena vi accorgete di aver pestato un appiccicoso chewing-gum? Un'unica
gomma americana e due espressioni ben differenti. Ebbene, così come noi ci
allietiamo beati a ciancicare una gomma, il Pianeta fa una smorfia di disgusto ogni
volta che ne gettiamo una a terra con noncuranza. Il chewing-gum è un derivato
del petrolio (poliisobutilene) e, anche se commestibile, non è biodegradabile
e, soprattutto, è alla base di sonore imprecazioni urbane. Per ovviare al
problema, quando manca una buona dose di civiltà, arrivano in soccorso la gomma
da masticare biologica dei Maya e l’arte da strada di Ben Wilson.
In realtà, in origine, il
chewing-gum si estraeva da una pianta, il chicle messicano, ma poi è giunta
l’era del petrolio e anche questa gomma naturale è stata sostituita da un
derivato dell’oro nero. Ora, oltre al fatto che sapere di masticare un lontano
parente della benzina è qualcosa di raccapricciante, il grande problema del chewing-gum
è lo smaltimento. Ogni gomma sputata a terra impiega almeno 5 anni per biodegradarsi
e, per rimuoverle dai marciapiedi o dalle strade, ogni Stato spende cifre
esorbitanti; in Italia, ad esempio, si calcola che vengano sborsati circa 23
miliardi di euro ogni anno.
E siccome la fiducia
nell’intelligenza umana di solito è scarsa, anziché aspettare di vedere grandi
e piccini gettare le gomme nella differenziata, è nato il chewing-gum
completamente biologico e biodegradabile: "Chicza". Si è tornati a fare le gomme
da masticare con gli estratti vegetali, le si dolcifica con lo sciroppo biologico
d’Agave (e non più con l’aspartame) e gli aromi utilizzati sono solo quelli
naturali. Si ottiene così un prodotto privo di glutine e di lattosio, che si
degrada in appena sei settimane e, pensate un po’, non si attacca nemmeno sotto
le scarpe!
Ma c’è anche chi fa del chewing-gum
insalivato e spiaccicato una virtù, o meglio, un’arte. È Ben Wilson, l’artista
di strada che si è inventato un’attività degna del format “Lavori sporchi”. Se
ne va in giro per le vie di Londra a capo chino per scovare i dischetti di
gomma ben schiacciati a terra e li
dipinge, proprio lì, in mezzo alla strada. E non potendosi poi portare via il
pezzo di asfalto su cui ha dipinto, fotografa le sue opere e le rende, così,
immortali.
Vista la sconfinata maleducazione altrui, credo ke sarebbe bene se la "Chicza" venisse commercializzata ovunque, così non si dovrebbe sperare ke le brutte abitudini cambino, su cui nutro pokissime speranze, purtroppo... e comunque non sarebbe male se venissero aumentati di numero i contenitori di rifiuti sui marciapiedi delle nostre città !
RispondiEliminasono completamente d'accordo con te!
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