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12 febbraio 2013

Da rospo a principe azzurro e viceversa: attenzione alle mutazioni




Siete ancora in attesa di un principe azzurro che vi inviti ad uscire per San Valentino? Attenzione, perché non ci sono più i rospi di una volta e la trasformazione di cui si parla nelle fiabe è ora diventata mutazione. I rospi di Gladstone, in Australia, stanno mutando geneticamente. Niente più mantello turchese e occhi azzurri per le principesse che baciano uno dei viscidi rospetti, ma cinque zampe e otto dita!

Immagine di un rospo mutato: la quinta zampa sporge dallo sterno

Le cause di tali malformazioni sono ancora oggetto di studio da parte dei ricercatori della Central Queensland University che, però, negli ultimi tre anni hanno osservato 10.000 rospi e circa il 6-8% di questi presentavano delle anomalie genetiche. Le ipotesi più accreditate sono: una, che si tratti di mutazioni dovute all’esposizione a raggi UV e a parassiti e, l’altra, che siano alterazioni conseguenti l’inquinamento delle acque in cui i rospi vivono. Nell’area urbana di Gladstone, infatti, ci sono impianti per la produzione di alluminio, una centrale a carbone e una raffineria ed è proprio nelle acque di città che si concentra il maggior numero di rospi mutanti.



Ma le mutazioni non finiscono qui. Le principesse di tutto il mondo dovrebbero prestare particolare attenzione ai loro principi che con il tempo si ritrasformano, ma non in rospi, bensì in animali da divano. I piedi non ritornano di certo ad essere palmati, ma ahimè diventano pantofolati; la folta chioma bionda non torna ad essere viscida e umida, semplicemente scomparirà, lentamente ed inesorabilmente; la dolce voce che sussurrava complimenti e lodi non si convertirà di nuovo in un fastidioso “crac crac”, ma potrebbe lasciare il posto ad un indefinito e tuttofare “ahò”.



Per evitare che l’inquinamento trasformi i nostri rospi prima del tempo e che la routine li trasfiguri in qualcosa di molto lontano da ciò che vi aveva fatto battere il cuore in gioventù, pensiamo ad un San Valentino ecochic. Ravvivate il vostro amore con una cenetta romantica e prodotti acquistati direttamente in uno dei tanti mercatini equo-solidali vicino casa. Regalate a lui qualche capo di abbigliamento trendy e in tessuto naturale come la seta, la canapa o il lino: se deve stare comodo sul divano, almeno trasformatelo in un bel soprammobile da ammirare! E voi, principesse, non siate da meno. In commercio esistono molti negozi che vendono lingerie sexy, ma perfettamente ecosostenibile, prodotta con materiali naturali o riciclati: il vostro principe apprezzerà.

Photo credits www.bazsarozsa.com


3 commenti:

  1. Ah ah ah... post azzeccatissimo & molto simpatico, peccato ke pensando al disastroso stato di acque & terre del nostro povero Pianeta, non resta ke piangere !
    Ma sinceramente, x me S.Valentino è soltanto 1 festa inesistente, ottima x promuovere sfrenati consumismi, ma niente di + !
    Ki ama lo fà ogni giorno e nonostante le svariate "mutazioni" del proprio compagno di vita, xkè l'amore credo debba esser anke accettazione, ma okkio... non certo sopportazione però !

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  2. PS = Troppo forte la foto del rospetto in panciolle... peggio del marito "pantofolato" & "divanato" davanti alla TV, eh eh !

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  3. Davvero simpatico questo articolo.Non ci resta che piangere...neanche i rospi sono più quelli di una volta;)

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